Sono state prese di mira, Stefania Piras e Daniela Daga, sindaco e vice sindaco di Oniferi, con una grave campagna diffamatoria, che sul web, in forma completamente anonima, contesta in maniera poco gentile, la collaborazione avviata tra il Comune di Oniferi e Nurnet.
Il Comune di Oniferi, detiene nel suo territorio, un grande patrimonio archeologico, che nelle intenzioni delle amministratrici è da valorizzare e promuovere. La scelta di avviare la collaborazione con la fondazione Nurnet, risponde a questa volontà , poichè Nurnet, "è una Fondazione di partecipazione, costituita nel settembre del 2013 da sessantanove soci fondatori, che ha come scopo prevalente la promozione della cultura del periodo in cui sull'Isola svilupparono le civiltà pre e nuragica. Lo scopo della Fondazione, IN SINTESI,è il promuovere un'immagine diversa della Sardegna nel mondo e da ciò generare economia turistica con tutti gli effetti benefici collaterali di filiera". (da Chi siamo, nurnet.it).
In seguito al crollo che ha interessato il nuraghe Ola, è apparso un altro post, anonimo anche questo, di carattere diffamatorio, che attacca la vice sindaco e assessore alla cultura Daniela Daga.
Antonello Gregorini, rappresentante di Nurnet, ha così espresso solidarietà all'amministrazione di Oniferi con un messaggio sul suo sito, www.nurnet.it, che riportiamo integralmente.
Da qualche mese, come noto, Nurnet e le persone a essa riferibili sono oggetto di una campagna diffamatoria che è andata ben oltre i limiti del consentito.
Sono state prese di mira le persone ma anche i familiari. In procura e alla polizia postale sono state depositate più di dieci querele contro gli stessi scritti e gli stessi ignoti.
Capita che adesso, purtroppo, siano oggetto di ingiurie sessiste, menzogne, diffamazione, e attacchi squadristi , un po' mafiosi, anche due amministratrici pubbliche, il sindaco e l'assessore alla cultura del Comune di Oniferi, che hanno avuto l'unico torto di aver scelto di collaborare con Nurnet.
Oniferi non è Cagliari ma neanche Arborea o Santa Teresa di Gallura. E' uno di quei paesi dove le persone che scelgono di dedicarsi all'impegno pubblico sono frequentemente oggetto di attentati intimidatori. L'esposizione che gli anonimi delinquenti procurano, le ingiurie che pubblicano, non aiutano a mantenere un buon clima sociale e potrebbero contribuire a indebolire la posizione di queste donne "balenti" e in prima linea.
Noi non possiamo accettare quel che sta avvenendo e abbiamo deciso di chiudere la redazione di Nurnet in segno di solidarietà verso Stefania Piras e Daniela Daga.
Non una parola di conforto e di indignazione si è levata a tutela delle persone attaccate e ciò che più sorprende sta nel fatto che gli scritti provengono da persone, già segnalate, appartenenti anche al mondo dell'archeologia isolana. Nessuno si vergogna?! ...
Rimettiamo questa denuncia nelle mani dei Media e dell'opinione pubblica e chiediamo che lo Stato e le autorità competenti dell'ordine pubblico facciano il possibile per mettere fine a questo sconcio.