Fiore sardo con fave. E’ questo l’abbinamento all’insegna della tradizione scelto dalla Coldiretti, per accogliere con un buffet i Capi di Stato, rappresentanti istituzionali e i visitatori italiani e stranieri, all’inaugurazione dell’Expo.
Al formaggio a latte crudo prodotto dei pastori sardi viene riservata dunque una vetrina mondiale per sottolineare l’importanza dell’appuntamento internazionale, promotore di uno sviluppo sostenibile, rispettoso delle tradizioni e consapevole del lavoro degli agricoltori e degli allevatori per garantire la sicurezza alimentare, ambientale e la qualità della vita.
Il simbolico abbinamento tra le fave e il pecorino, molto diffuso in tutta l’Italia centrale, vuole significare il frutto del lavoro di 1,6 milioni di coltivatori ed allevatori che quotidianamente si impegnano nelle campagne italiane a tutela del vero made in Italy.
Nei giorni scorsi Coldiretti Sardegna ha portato all’Expo, nel padiglione Coldiretti, oltre al maialetto termizzato, anche altri prodotti tipici e della tradizione agricola sarda che rimarranno in vetrina per tutti i sei mesi: olio, vino (cannonau e vermentino), pane carasau, mirto passato di pomodoro, la Pompia di Siniscola, il caglio di capretto dell’Ogliastra, la bottarga 100 per cento sarda di Cabras, il filetto di muggine affumicato, e il siero di latte della 3A di Arborea.
Mentre domani, giornata inaugurale dell’evento, a rappresentare la Coldiretti sarda ci saranno il presidente e il direttore Battista Cualbu e Luca Saba. "All’Expo – dicono – saranno presenti grazie a Coldiretti Sardegna tante imprese agroalimentari isolane che visti i costi elevati non avrebbero potuto partecipare. Racconteremo la Sardegna che conta 184 prodotti agroalimentari tra Dop e Igp e che grazie al Pastoralismo è tra i cinque territori del mondo dove si vive più a lungo".