I dipendenti delle otto province sarde, oltre 2000 unità lavorative, in assenza, ad oggi, di assicurazioni in merito alla tutela dei compiti, ruoli e professionalità rivestiti in ragione di un rapporto lavorativo a tempo indeterminato, CHIEDONO CERTEZZE SUL PROPRIO FUTURO LAVORATIVO.
A un anno di distanza dal referendum del 6 maggio, abrogativo delle Province, in attesa di una legge di riforma sul sistema degli enti locali, i dipendenti provinciali vivono con l’incubo, quanto mai reale, della perdita del posto di lavoro. Molti colleghi, ma sono sempre di meno, si illudono che alla fine di tutto il processo di riforma, la loro posizione lavorativa non subirà contraccolpi rilevanti. I DUBBI IN TAL SENSO SONO MOLTI E MOTIVATI. Adesso, per questo, è necessario che tutti facciano sentire la loro voce.
Il nostro Documento di Intenti è stato condiviso e portato all’attenzione del dibattito in aula da più di un consigliere regionale. Attraverso quel documento siamo riusciti ad introdurre, nella discussione sul processo di riforma, il “problema dipendenti provinciali”, che sino ad allora non esisteva o, quantomeno, era sottaciuto. Certamente come Comitato stiamo dando una scossa al sistema, sinora in assoluto silenzio sul nostro problema, quasi fosse secondario.
Invece, NON LO E’, secondario, anzi, siamo convinti che il problema sulla collocazione del personale delle Province debba procedere di pari passo alla riforma degli enti locali e non affrontata in un secondo momento. Ciò ancor di più se si tiene conto che, sino ad ora e da più parti, è stata proposta una semplificazione delle implicazioni legate agli oltre 2.000 dipendenti delle Province che conduce ad una pericolosa sottovalutazione del problema. Proposte, tra l'altro, prive di supporto giuridico in materia di spesa del personale nel sistema delle Autonomie Locali.
Ora chiediamo alla classe politica regionale che prima di avanzare ipotesi dell’ultimo minuto, faccia luce sul futuro dei dipendenti delle Province e venga data concreta garanzia della conservazione del loro posto di lavoro.
LO CHIEDEREMO SIN DAL PROSSIMO MARTEDI’ 16 LUGLIO 2013, IN CONSIGLIO REGIONALE, IN UN INCONTRO TRA UNA DELEGAZIONE DEL COMITATO, IL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE E I CAPIGRUPPO.
Per tutte queste motivazioni MARTEDI’ 16 LUGLIO 2013 sotto il Consiglio Regionale alle ore 15,30 (puntuali) è convocata l’ASSEMBLEA DI TUTTI I DIPENDENTI DELLE PROVINCE SARDE.
IL COMITATO SIAMO TUTTI NOI. Ogni collega deve sentirsi parte in causa, abbandoniamo quell'atteggiamento che tutti, più o meno, abbiamo di restare in seconda fila in attesa degli eventi.
QUI NON CI AIUTA NESSUNO, SE NON NOI STESSI