“Quanto sta accadendo in questi giorni nelle città, nelle piazze e sulle strade della Sardegna e del resto dell’Italia, è il sintomo di una situazione ormai non più sostenibile e tollerabile. Soprattutto da parte delle imprese e dei loro lavoratori”.
Questa è la riflessione di Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, alla luce delle tensioni sociali, in molti casi sfociate in blocchi e dure manifestazioni, che hanno caratterizzato la settimana passata e che potrebbero avere ripercussioni anche in questa.
“Ogni giorno che passa – riprende Murgianu – pare di assistere all’autopsia di un Paese fallito, dove ogni azione per rianimarlo sembra impossibile o, al contrario, deleteria o peggiorativa”.
“Inoltre le ultime raffiche di tributi da pagare, di certo non agevolano il rasserenamento della situazione”.
“Le "ragioni di principio" delle manifestazioni e dei blocchi dei "forconi" – sottolinea il Presidente dell’Associazione Artigiana - sono condivisibili per l'esasperazione a cui è portato il paese, ma non nella modalità con cui esprimono il dissenso e la confusione del messaggio che arriva nei territori”. "Le imprese sono pronte alla mobilitazione, ma con un messaggio chiaro e proposte concrete di interventi urgenti, già nella Legge di Stabilità”.
“In ogni caso, al di la di tutto questo malessere sociale – conclude il Presidente Murgianu - ribadiamo il nostro NO ai disagi causati da manifestazioni che nulla hanno a che fare con il mondo dell’impresa: la violenza e le devastazioni non risolvono nulla anzi peggiorano”.