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Le reti di impresa sono una grande opportunità per l’export e l’agroalimentare

Il caso MANNA Gusto Sardegna che punta a nuovi mercati in Gran Bretagna, Germania e Polonia

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Al via il Piano export della rete MANNA GustoSardegna, l’aggregazione nata all’interno di Confindustria Sardegna Centrale e che dal marzo 2013 riunisce otto imprese d’eccellenza dell’agroalimentare tipico sardo, con un fatturato complessivo di 40 milioni di euro all’anno e 140 addetti. A poco più di un anno dalla nascita, la rete MANNA è pronta a sbarcare in Gran Bretagna, in Germania e in Polonia. Tre mercati europei che registrano interessanti margini di crescita soprattutto nel settore agroalimentare, in particolare per le specialità regionali, la cucina etnica e i prodotti tipici e di qualità come quelli sardi. Il costo complessivo dell’investimento è di 300mila euro, necessari per finanziare attività di marketing, promozione, logistica e altre attività di supporto.

L’export è una grande opportunità che offre alle aziende interessanti margini di crescita. In Sardegna però c’è ancora molto da fare sul fronte delle aggregazioni: i dati sulla diffusione delle reti sono infatti ancora molto bassi. La nostra isola è all’undicesimo posto in Italia per diffusione di reti d’impresa (con 183 aziende coinvolte) ma vanta un primato positivo per le imprese dell’agroalimentare: sono ben 94 le aziende che in questo settore si sono aggregate. Perché non sempre “piccolo è bello” ma bisogna crescere e fare squadra così da poter anche migliorare le performance già significative del settore agroalimentare che nelle province di Nuoro e Ogliastra conta 524 imprese attive, più di 1700 addetti e un giro d’affari per l’export pari a 25 milioni di euro, il 21% dell’export provinciale (dati Uniocamere 2012).

Internazionalizzare non è un’operazione semplice. Richiede preparazione, competenze diversificate e professionalità. Bisogna studiare il mercato, analizzare i concorrenti e imparare a conoscere la catena della distribuzione e i fabbisogni dei nuovi consumatori. Per questo è necessario unire le forze e lavorare all’interno di una rete, ottimizzando i risultati e sfruttando le economie di scale, come hanno deciso di fare le otto aziende associate in MANNA GustoSardegna. Perché non è sufficiente che il prodotto sia buono e rispetti le norme alimentari – spesso rigide e complicate – del Paese di destinazione. Occorre lavorare sul packaging e sulla tipologia di prodotto per adattarsi ai gusti e agli stili di vita dei consumatori, che per lo più ricercano prodotti genuini ma al tempo stesso versatili e veloci da preparare.

Certo è che si possa improvvisare. Serve una pianificazione precisa e figure specializzate come l’export manager in grado di facilitare l’avvio di rapporti commerciali con i nuovi mercati. Grazie al nuovo piano export, i prodotti più rappresentativi dell’agroalimentare tipico sardo saranno presto sulle tavole di inglesi, polacchi e tedeschi, sempre più attenti al mangiare sano e ai prodotti semplici e genuini, così caratteristici del made in Sardinia: dai salumi ai formaggi delle Fattorie Gennargentu ai prodotti del biscottificio Tipico di Fonni ai vini Gostolai di Oliena, dalle farine Brundu di Macomer ai dolci della pasticceria Esca di Dorgali, dai formaggi alla pasta fresca del gruppo Denti&C. al pane tipico della famiglia Ferreli di Lanusei. La rete – che punta sull’offerta di un’ampia varietà di prodotti tipici e di nicchia – è pronta anche ad allargarsi aprendo le porte ad altre aziende e a nuove produzioni.

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