A tre giorni dall’inizio delle lezioni nessuna risposta è arrivata ai 28 studenti di Fonni. La protesta continua ad oltranza, finché non si otterrà lo sdoppiamento dell’unica classe a cui son destinati i giovani al primo anno delle scuole medie.
Genitori, alunni, amministrazione comunale si sono uniti per attirare l’attenzione sulla evidente impossibilità di esercitare il diritto allo studio di questi 28 ragazzi e hanno scritto richiedendo un intervento immediato al presidente Pigliaru, al direttore dell’Ufficio scolatico regionale Francesco Feliziani, all’Assessore Claudia Firino; a Rosa Sanna, dirigente dell’istituto comprensivo di Nuoro da cui dipende la scuola di Fonni, e a Mario del Rio dirigente dell’ufficio scolastico provinciale .
Oltre al numero di studenti, in evidente sovradimensione rispetto agli ordinari parametri numerici, anche l’edificio che dovrebbe ospitare la scolaresca non è idoneo, poiché “secondo la normativa vigente, una classe dovrebbe ospitare al massimo 26 studenti, compresi gli insegnanti”, sottolineano genitori e amministrazione comunale.
Alla proposta da parte dei dirigenti scolastici, di smantellare un’aula più grande, attualmente adibita ad aula informatica, la risposta è stata categorica: “ciò non è coerente con la tanto acclamata politica della buona scuola, in quanto priverebbe gli studenti di Fonni dell’unico luogo dove approfondire una materia diventata fondamentale nella formazione di buoni studenti”.