Mancano meno di ventiquattro ore all’attesissima jovia lardajola. E’ infatti tutto pronto nel paese per l’invasione dei tamburi che darà il ritmo al carnevale barbaricino.
Nulla di predefinito, a parte l’ora del raduno dei tumbarini. Nulla di preconfezionato, ma tutto è lasciato alla spontaneità dei partecipanti, che si inebrieranno di musica, buon vino e balli.
Tanti i turisti attesi, nell’ottica che la giornata non è solo un momento proprio del gavoese, ma anzi, rappresenta un’attrazione per chi vuole conoscere da vicino l’ambiente barbaricino, il carattere gioviale e divertente di un carnevale che affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Per questo la scelta di promuovere l’evento attraverso una pagina facebook, attraverso la quale far emergere con le immagini e con brevi descrizioni a volte poetiche, la grandezza del raduno spontaneo, la bellezza del paese, l’imprevedibilità dell’evolversi della situazione. Momenti che resteranno nei ricordi delle macchine fotografiche, pronte a immortalare visi tinti, improbabili maschere, bicchieri di vino, e grandi cerchi di ballu tundu.
Per l’occasione è stata allestita anche una mostra fotografica “Sonos de carrasegare” a cura di Ziga Koritnik in via Roma in sa domo e Mazone.
Il raduno è previsto per le 15,30 nella piazza San Gavino.