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L'unione sarda. Una beffa con gli interessi

Imprenditore deve restituire il mutuo in anticipo

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La Regione ha stipulato un accordo col Ministero grazie al quale concede una sospensiva dei pagamenti agli imprenditori che debbano restituire finanziamenti o mutui regionali. Un imprenditore che voleva realizzare un albergo sulla costa orientale, però, si è visto condannare perentoriamente alla restituzione delle somme con cospicui interessi ben prima della conclusione dell'opera.
IL CASO L'odissea giudiziaria dell'operatore turistico è approdata sul tavolo della Confesercenti nuorese e ora l'associazione di categoria teme che altri imprenditori restino vittime delle stesse trappole. «Invitiamo chiunque si trovi in questa condizione - raccomanda Giambattista Piana, direttore provinciale di Confesercenti - a rivolgersi alla nostra organizzazione, per capire se vi siano le condizioni per il riconoscimento della sospensiva». Piana, direttore della Confesercenti Nuoro, lancia l'allarme sulle problematiche legate al credito concesso alle imprese, tornate prepotentemente di attualità proprio a seguito del caso dell'imprenditore turistico che, usufruendo di una legge regionale accende un mutuo agevolato per la costruzione dell'hotel. Il finanziamento viene erogato in diverse tranche secondo un iter ben preciso. Dopo la stipula del contratto con la Regione e l'acconto, si presenta periodicamente lo stato di avanzamento dei lavori e, se la commissione tecnica approva, segue il finanziamento successivo. Completata l'opera si restituiscono le somme. Al terzo stato di avanzamento invece l'imprenditore beffato riceve una comunicazione dall'istituto di credito gestore del fondo, con l'intimazione di restituire in 90 giorni le somme ricevute. Su quali basi? «Assolutamente discrezionali - dice Piana - perché a loro giudizio l'imprenditore non dava sufficienti garanzie di solvibilità». Così quest'ultimo è condannato nel 2010 alla restituzione delle somme con gli interessi e nel 2012 è costretto a chiedere una sospensiva.
NORME-TRAPPOLA «Eppure - insiste Piana - la sospensione dei pagamenti è stata riconosciuta ai beneficiari di altre norme. Con deliberazione adottata lo scorso anno la Regione ha aderito all'accordo per nuove misure per il credito alle piccole e medie imprese, sottoscritto dal ministero dell'Economia e dello sviluppo economico, dall'Abi e dalle associazioni imprenditoriali, consentendo a molti imprenditori di sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale delle rate dei mutui o di richiedere operazioni di allungamento dei finanziamenti. Questo purtroppo non è stato possibile per il nostro amico, che ha ottenuto il mutuo in base a una legge (la 8 del 1964) rimasta fuori da questa sospensiva perché carente di preventiva notifica alla comunità europea. Auspichiamo che l'assessorato regionale competente si faccia carico del problema. Stento a credere», continua Piana, «che non possa esistere una via d'uscita per questi operatori. Oggi non siamo nemmeno in grado di fare una stima precisa degli imprenditori che rischiano la rovina finanziaria., Sappiamo, ufficiosamente, che i casi non sono pochi».
IL MONITO Confesercenti cerca di correre ai ripari. «Chiediamo agli imprenditori in difficoltà di contattarci subito», è il suo appello. «In questa fase, infatti, prima di riprendere il discorso con l'amministrazione regionale sarebbe importante perlomeno delineare meglio i contorni del problema».
Pierfrancesco Lostia

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