Sembra ormai tramontata l'ipotesi di vedere la flotta sarda solcare il mare la prossima estate. A confermarlo, seppure senza chiudere tutte le porte, è stato ieri lo stesso presidente della Regione, Ugo Cappellacci. «Quest'estate sarà difficile - ha spiegato - la tempistica non lo consente, anche se la speranza è cercare di mettere in campo delle iniziative».
IL PROGETTO La flotta sarda, prevista da una legge regionale dello scorso anno, era di fatto operativa da due anni con l'integrazione della Saremar, che ha effettuato, nei periodi estivi, i collegamenti tra i porti sardi e la Penisola, per contrastare il “caro-traghetti” delle altre compagnie. «Per la flotta sarda stiamo lavorando ad una soluzione strutturale e di lungo periodo, nello spirito della legge istitutiva», ha precisato Cappellacci. «Siamo consapevoli dei tempi necessari, delle difficoltà e della manifesta ostilità a questo progetto da parte di chi intende mantenere antichi privilegi e un sistema di trasporti marittimi che, per usare un eufemismo, per decenni ha penalizzato l'Isola e i sardi: ma continuiamo a lavorare quotidianamente affinché al più presto le navi con i Quattro Mori ritornino ad assicurare quella continuità territoriale e qualità dei servizi sempre negata». Perciò «ogni nostra mossa sarà calibrata - argomenta Cappellacci - al fine di mettere al riparo un percorso virtuoso e un'azione di liberazione della Sardegna dalle catene arrugginite dei signori del mare, dagli attacchi dei nostalgici del sistema Tirrenia e di uno Stato centrale che anche in questa battaglia si è schierato dall'altra parte, contro le regole del libero mercato e incurante della necessità, per noi vitale, di superare la condizione di insularità».
REAZIONI «Confermati i nostri dubbi sull'operazione e le perplessità espresse già l'anno scorso in sede sia di commissione Trasporti che di Consiglio». Così i consiglieri regionali Pd Cesare Moriconi, Luigi Lotto, Valerio Meloni che aggiungono: «C'è poi da menzionare la superindagine Ue aperta lo scorso dicembre per verificare il rispetto delle norme sugli aiuti di Stato. Un quadro che rinsalda la nostra intenzione di fare e ottenere chiarezza dalla Regione». ( red. ec. )
