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L'unione sarda. Fuori dalla maggioranza

PARTITO SOCIALISTA. Spaccatura interna dopo la crisi risolta in Provincia

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È scontro nel Psi dopo la svolta sulla crisi in Provincia. Quattro dirigenti firmano un documento durissimo verso il Pd e chiedono l'uscita dalla maggioranza in Provincia. Francesco Cosseddu, Agostino Mameli, Mario Polimene e Lelio Petrazzini sostengono che nella riunione di lunedì dell'esecutivo socialista il segretario Mario Giannasi ha impedito di votare un documento che poneva il Psi fuori dalla maggioranza in Provincia. La tensione è forte dopo l'estromissione dalla giunta di Ivo Carboni, indicato dal partito ma disatteso dal presidente Roberto Deriu. «Sono mesi - è scritto nel documento - che il Psi vive una situazione mortificante che doveva essere affrontata da subito con estrema risolutezza. Sull'altare del quadro politico di centrosinistra, da salvaguardare a tutti i costi, schiaffi compresi, si è permesso al Pd di dichiarare una guerra tribale nei confronti di chi, da un quindicennio, con l'apporto dei suoi consensi, gli consente di esprimere il sindaco e il presidente della Provincia». Attaccano i 4 firmatari: «È una guerra tribale scoppiata per vendicare supposte azioni di lesa maestà nei confronti del sindaco, azione vendicativa commissionata al presidente della Provincia che da par suo ha svolto il ruolo di killer politico. Negli annali non scritti della politica nuorese non si ha memoria di siffatti comportamenti. Un grande partito che si riduce a un qualsiasi grosso partito, un gruppo dirigente incapace di gestire pulsioni che contraddicono le caratteristiche proprie di un'organizzazione politica improntate all'equilibrio e alla sobrietà delle azioni». Conclusione: «Con il Pd così ridotto il Psi non può consentirsi di rimanere nella maggioranza in Provincia, ne vale del suo onore e della dignità».

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