A Macomer il primo posto nella classifica generale della ventitreesima fiera degli ovini di razza sarda, iscritti al libro genealogico, è assegnato a un allevamento di Ottana, quello di Salvatore Del Rio. Sorprendentemente i capi di pecore, arieti e le capre allevate sotto le ciminiere della fabbrica messa sotto accusa per l'inquinamento, costituiscono il meglio dell'allevamento nella provincia, soprattutto in termini di qualità . Queste le valutazioni della giuria qualificata (Leonardo Murgia e Gesuino Concas), confermate dalle informazioni del libro genealogico dell'Aipa di Nuoro. Del Rio, allevatore di 500 pecore, non guarda con soddisfazione all'industria. «Ha prodotto solo illusioni, visto che a Ottana c'è tanta disoccupazione. Non vuol dire che sono contro le ciminiere, entrambi i settori possono coesistere, ma quello pastorale dovrebbe essere aiutato in modo più attento dalle istituzioni».
La mostra interprovinciale degli ovini si chiude senza polemiche e con l'afflusso di migliaia di persone, provenienti da tutta l'Isola, che invadono l'area ai piedi del monte Sant'Antonio. Alle premiazioni anche l'assessore regionale all'Agricoltura Oscar Cherchi. «L'Unione Europea impone di non finanziare questa manifestazione: la considera un aiuto di Stato al settore. Ma c'è l'impegno della Regione affinché in futuro si possa organizzare a Macomer una manifestazione regionale, non solo per gli ovini, ma per l'intero comparto». Una grande festa dove trionfano tutti gli espositori, quali Giovanni Monne di Orune, Giorgia Giuliana Sanna di Lula, Renato Zara di Bolotana, Andrea Canu di Suni e Pasqualino Brandanu di Sarule. ( f. o. )
