Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'unione sarda. Botta e risposta tra gli (ex?) amici stretti Asuni e Marrocu

LA POLEMICA. Nell'incontro

Condividi su:

SERRAMANNA La polemica che non ti aspetti va in onda tra due esponenti del centrosinistra, addirittura due (ex?) amici, l'ex sindacalista Cgil Giorgio Asuni e il parlamentare del Pd Siro Marrocu (sono stati anche allenatore e presidente della Villacidrese calcio oggi fallita). Quest'ultimo, dato per presente nel convegno, non si è presentato ieri al Cisa e Asuni lo ha attaccato: «Bisogna confrontarsi con la gente, non esprimere pareri favorevoli soltanto negli incontri ufficiosi con i vertici della Saras». La replica a stretto giro di telefonata: «Non sono intervenuto - dice Marrocu - perché era un convegno strumentale organizzato contro l'amministrazione comunale di Serramanna». L'esponente politico del Pd non nasconde il suo pensiero sull'argomento. «In Sardegna in questa fase sono in itinere due ricerche. Una geotermica, richiesta da una società di Arezzo con 12 mila euro di capitale sociale, che probabilmente vuole rivendere i permessi attraverso una speculazione bella e buona. E ovviamente sono contrario a operazioni di questo tipo. L'altra di idrocarburi da parte della Saras, che a patto di rispettare tutte le norme a salvaguardia dell'ambiente, potrebbe avere ricadute enormi per il territorio. Se fossimo seduti su un giacimento di metano, sarebbe assurdo non sfruttarlo per la Regione, ma bisogna che ne traggano vantaggio tutti i sardi, non solo le grandi aziende che lo estraggono».
Nel seminario c'era anche il più diretto interessato al progetto metano, Oscar Ortu, 47 anni, proprietario dei terreni che la Saras vuole esplorare. «Sono favorevole. In quell'area c'è la storica azienda agricola di famiglia oggi improduttiva per colpa della siccità e della carenza d'acqua. Sto realizzando cinque vasconi per poter ripartire con le colture, ma grano e colza non rendono più». Ha già parlato con la Saras per la vendita dei terreni? «No, ma sono pronto a darli al Comune di Serramanna in cambio della Cantina sociale oggi abbandonata: l'aveva costruita mio nonno, vorrei riaprirla». (p.c.)

Condividi su:

Seguici su Facebook