Mentre la maggioranza di centrodestra propone la cancellazione dello sbarramento del 3% per le singole liste all'interno della coalizione - resterebbero così solo le soglie del 10% per l'intera alleanza e del 5% per le forze politiche che si presentano da sole ed esprimono un loro candidato governatore - il centrosinistra ribadisce: «No a qualsiasi sbarramento». Segno che lo scontro tra le due coalizioni maggiori è ancora in corso.
IL CENTRODESTRA L'unica voce contraria nella maggioranza è quella dei Riformatori: «Siamo contrari a togliere lo sbarramento», dice il coordinatore Michele Cossa, «convinti che non si possa pensare che favorendo la frammentazione si possa garantire la governabilità ». Al vertice, ieri a Villa Devoto tra i rappresentanti dei partiti e il governatore Ugo Cappellacci, si è parlato anche dell'azzeramento dei cda degli enti. A cominciare a quelli con scadenza imminente: così Sfirs passerà da martedì a tre consiglieri di amministrazione, due dei quali saranno funzionari regionali, senza oneri per la Regione. E Arst, nel giro di una settimana, avrà un amministratore unico.
SEL: PIRAS LASCIA In contemporanea si è riunita in via Emilia la compagine di centrosinistra. Michele Piras si è dimesso da coordinatore di Sel per «favorire il ricambio».
IL CENTROSINISTRA La prima notizia è sulle primarie, con la condivisione della data del 29 settembre per le consultazioni e della road map, con il varo del regolamento entro giugno e presentazione delle candidature entro luglio. A proposito: la presentazione - sarebbe questa l'ipotesi - dovrebbe essere possibile dal 15 al 29 luglio, anche per permettere agli aspiranti governatori di presentare le firme per l'accettazione. Confermata la linea sulla legge elettorale stabilita nell'incontro con i capigruppo della scorsa settimana: «Non sono condivisibili sbarramenti alle forze politiche, alle coalizioni e alla rappresentanza di genere», hanno detto i rappresentanti del centrosinistra. Apprezzamento per il documento dei sindacati «che hanno dato l'altolà al tentativo di Cappellacci di usare le forze sociali nell'avvio della sua campagna elettorale, in dispregio della funzione istituzionale».
L'ACCUSA Preoccupazione è stata espressa per i dati sull'Isola diffusi dalla Banca d'Italia, «che non sorprendono perché sono conseguenza di un andamento generale dell'economia italiana a cui un governo regionale inadeguato non ha saputo opporre alcuna politica di contrasto». (lo. pi.)
