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L'unione sarda. Altroconsumo rilancia su class action e rimborsi

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La decisione dell'Antitrust contro il cartello degli armatori privati sul rincaro dei biglietti potrebbe accelerare il rimborso dei consumatori che hanno viaggiato nelle ultime estati. All'indomani delle denunce sui prezzi folli dei traghetti per la Sardegna, Altroconsumo aveva lanciato la raccolta delle adesioni per la class action e per chiedere così un maxi rimborso agli armatori. Sull'ammissibilità dell'azione collettiva è ancora pendente il giudizio del Tribunale di Genova che però dovrebbe arrivare non prima di settembre. «Dopo la sanzione stabilita dall'Antitrust chiederemo di accelerare i tempi», spiega il rappresentante regionale di Altroconsumo, Francesco Mattana, «ma potrebbe passare l'estate prima che i giudici si pronuncino. Intanto, possono aderire altre persone, anche chi ha viaggiato nel 2013».
È probabile che, una volta sollecitato, il Tribunale si prenda un mese per analizzare le carte e con la pausa di agosto l'udienza slitti a dopo l'estate. Può partecipare all'azione anche chi ha viaggiato con Tirrenia anche se per ora la sanzione dell'Antitrust non riguarda l'ex compagnia di Stato. Sulla società rimane però acceso il faro dell'Authority dopo la denuncia della Regione sui biglietti troppo esosi. Per ora le adesioni sono state 7.233 che potrebbero portare a un rimborso di quasi 1,5 milioni di euro (con un rimborso del 50% di quanto speso da ogni passeggero, ipotizzando circa 400 euro a persona). Altroconsumo continua a invocare anche il sostegno della Regione che potrebbe chiedere il rimborso per tutti coloro che hanno usufruito del bonus vacanza (ovvero uno sconto sul soggiorno nell'Isola per chi aveva viaggiato con la nave nel 2011), pari a circa 4mila persone. ( an. ber. )

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