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GAVOI. La lettera di Salvatore Lai alla sua comunità dopo l'ultima ordinanza

Adottate ulteriori misure restrittive: rimangono aperte tutte le attività commerciali

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Ulteriori misure restrittive sono state adottate a Gavoi dal Sindaco Salvatore Lai per via dell'aumento di casi di Corona Virus. Il paese (che non è in zona rossa ma ha solo rafforzato alcune misure) ora attende la Pasqua con una soglia di attenzione più alta. A questo link il testo della ordinanza  e a seguire il testo della lettera appena pubblicata sui canali social del Comune di Gavoi. 


Ai cittadini di Gavoi

Ho il dovere di rivolgervi questo appello perché la situazione dei positivi di Covid 19 nella nostra comunità ha raggiunto livelli allarmanti. Non voglio generare panico ma neanche sottovalutare la questione. I numeri dei positivi è di circa 70- 80 unità e tenderà a crescere perché elevata è la richiesta dei cittadini ai medici di base di essere sottoposti al tampone per sintomi di malessere che assomigliano a quelli tipici del Covid. 
I nostri operatori sanitari della Casa della salute non hanno mai smesso in questi mesi di verificare tutte le situazioni a rischio, con i tamponi messi a disposizione dal comune di Gavoi raggiungendo il grande risultato di raggiungere l'obiettivo delle zero positività giovedì18marzo. Tutto ciò con grande sacrificio, fatica, rinuncia a momenti di riposo, aiutati in questo compito al servizio della comunità, da decine di volontari da quelli dell'Avos ai Barracelli, dalla Prociv a singoli cittadini. 
Ma voglio ricordare l'impegno profuso dagli amministratori, dai funzionari comunali e dalle forze dell'ordine. A tutti loro va la mia riconoscenza, quella dell'intera Amministrazione comunale e della comunità di Gavoi che ha consentito risposte in loco e gratuite, per individuare i positivi quindi consentire ai medici di predisporre a favore dei pazienti misure immediate di cura, di isolamento rispetto ai familiari e tracciamento dei contatti ed eventuali interventi. Certo le misure di accertamento non potevano evitare né positività, né eventuali ricoveri, né la morte di un nostro concittadino. 
I tamponi hanno una funzione di accertamento r non di cura ma hanno consentito di inquadrare il fenomeno, verificarlo e disporre tutte le azioni di cura e di isolamento dei positivi. Se non avessimo fatto i tamponi, avremmo avuto conseguenze molto tragiche. 
ORA la situazione cii presenta di nuovo un quadro drammatico. Le cause stanno sicuramente nella mancata osservanza, da parte di gruppi consistenti di cittadini, delle norme che stanno alla base della trasmissione del virus: assembramenti, mancato o parziale uso della mascherina, non osservanza delle distanze verificatesi in più di una occasione conviviale. 
Capisco il desiderio del ritorno ad una socialità che manca da molto tempo e di cui sente un grande bisogno; capisco il bisogno di vivere in libertà, senza restrizioni, di trovarsi al bar, di poter partecipare agli eventi belli della vita così come di poter accompagnare i nostri morti in cimitero e consolare i loro familiari. Sono consapevole anche e soprattutto dei disagi dei bambini, privati della gioia dello stare insieme fra coetanei, e della scuola che e per loro luogo essenziale di formazione, apprendimento e socializzazione. 
Ma finché non saremo vaccinati, abbaiamo il dovere di osservare le regole che le autorità nazionali, regionali e locali hanno predisposto e predisporranno in difesa della salute individuale e pubblica. Se ciò non avverrà in modo scrupoloso e da parte di tutti, la fase che ci separa da oggi alla vaccinazione della comunità, sarà molto rischiosa per ciascuno e per tutti. Abbiamo dei ricoverati all'ospedale di Nuoro, persone con l'ossigeno, grandi criticità sanitarie e sociali. Tutto ciò può aggravarsi se non cambiamo rotta. 
Ho predisposto un'ordinanza che tutti fareste bene a leggere attentamente perché contiene norme severe ma ragionevoli che avete il dovere di rispettare e far rispettare con il dialogo perché è fatta nell'interesse di tutti noi, della nostra salute e della ripresa delle condizioni per una vita normale. 
Dobbiamo collaborare per affrontare insieme l'emergenza: cittadini e istituzioni. Segnalo come fatto importante la collaborazione, in questo sforzo comune, da parte del Gruppo consiliare di Comunidade. Apprezzo questa disponibilità perché, nonostante le legittime differenze politiche, si afferma un principio fondamentale d’unità e solidarietà nella comune battaglia contro il Virus e le resistenze della ATS a riconoscere le criticità sanitarie a Gavoi nella loro gravità e a operare con misure adeguate alla salvaguardia della salute dei cittadini. ...
 Mi rivolgo infine a tutti noi: non mettiamo a repentaglio la nostra salute e quella degli altri con atteggiamento non ben valutati nelle loro conseguenze. Auguro a tutti i malati una pronta guarigione, così come a ogni persona della nostra comunità una Buona Pasqua . 
Il sindaco Salvatore lai

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