E’ ancora lunga e irta la strada che dovrà portare al riconoscimento del marchio Igp ai Culurgiones ogliastrini.
Il percorso ha suscitato tanta polemica e discussione in quanto il comitato che ha promosso il riconoscimento ha voluto inserire nel disciplinare di produzione le fecole di patate anziché solo ed esclusivamente le patate “come tradizione vuole – ha sempre sostenuto il gavoese Simone Cualbu presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra –. In questo modo snaturiamo e sleghiamo dal nostro territorio i Culurgionis che cosi perdono la loro vera identità. I fiocchi di patate di sardo non hanno niente, sono del Nord Europa”.
E’ di questi giorni la notizia del parere positivo dell’assessorato regionale all’Agricoltura per il riconoscimento Igp. Mentre ci vorrà minimo un anno, un anno e mezzo per ottenere il marchio dall’Unione europea. Cosi scrive il notiziario Chartabianca che ha ottenuto le informazioni direttamente dal Ministero per le Politiche agricole. Il notiziario dei giornalisti associati specifica anche che “a fregiarsi dell'Indicazione di origine protetta potranno essere i fagottini prodotti solamente in Ogliastra”. La specificazione geografica più restrittiva rispetto a quando delineato inizialmente è dovuta proprio alle numerose opposizioni, ha spiegato il ministero a Chartabianca.
Il prossimo passaggio sarà la pubblicazione del disciplinare di produzione sulla Gazzetta ufficiale che avverrà, scrive sempre Chartabianca su indicazione del Mipaaf, non prima dell'inizio di gennaio. Solo dopo “sarà inviata a Bruxelles per l'istruttoria e la Commissione (unico organismo autorizzato al rilascio delle etichette Dop e Igp) potrà dare il suo via libera solamente tra un anno o un anno e mezzo”.
Altra novità svelata dal notiziario è che nel disciplinare sarà riportato che “potranno essere utilizzati sia i fiocchi di patate che le patate” e comunque questo scelta “dovrà essere specificata obbligatoriamente nell’etichetta”. Inoltre anche nel logo sarà aggiunta la dicitura d’Ogliastra sotto quella Culurgionis Igp.
Ecco perché il percorso per raggiungere il marchio Igp è ancora lungo, considerato anche, viste le tante polemiche e le opposizioni, potrebbero essere presentati dei ricorsi.