Giovedì conosceremo il destino della motorizzazione civile di Nuoro. In consiglio regionale, infatti, si parlerà proprio dell’argomento affrontato questa mattina a Nuoro su iniziativa della Confartigianato provinciale.
All’ordine del giorno ci sarà la mozione presentata dal consigliere de La Base Efisio Arbau per l’istituzione della commissione paritetica necessaria per il trasferimento di tutte le competenze della motorizzazione in Sardegna, “come già avvenuto nelle altre regioni a statuto speciale – ha detto ai presenti durante il suo intervento Arbau -. Un operazione a costo zero che anzi ci farà guadagnare 2milioni di euro”.
Ma se questa è la soluzione di prospettiva, che consentirà la stabilizzazione ed il rafforzamento di tutte le sedi regionali, per l’immediato, la proposta che permetterà di scongiurare la chiusura della sede nuorese secondo il consigliere barbaricino “è quella di aumentare di categoria i dipendenti della motorizzazione locale da A a B: anche questa un’operazione a costo zero per personale qualificato, con tanti anni di servizio alle spalle, che nella sostanza già svolge queste mansioni”.
Sarà il consiglio regionale a dirci giovedì se vuole percorrere questa strada. Da quanto emerso questa mattina parrebbe ci siano le condizioni per farlo perché anche il consigliere di opposizione Luigi Crisponi ha sostenuto la stessa tesi ricordando che anche il suo partito, i Riformatori, aveva presentato una proposta in tal senso.
L’argomento in agenda a Cagliari è arrivato anche a Roma grazie al deputato del Centro Democratico Roberto Capelli: “ho presentato un’interrogazione già dall’8 aprile scorso” ha detto l’ex assessore alla Sanità.
L’iniziativa, molto partecipata ha visto alternarsi al microfono diversi politici (i sindaci Antonio Succu di Macomer, Alessandro Bianchi di Nuoro, Davide Ferreli di Lanusei, Massimo Cannas di Tortolì e la consigliera regionale Daniela Forma), il presidente di Confindustria Nuoro Roberto Bornioli, i titolari della autoscuola di Nuoro Peppino Deplano e di Ottana Giovanni Motzo.
Per tutti è necessario fare sistema e invertire questa tendenza che piano piano sta portando allo smantellamento di tutti i servizi della Provincia”.
Erano presenti anche i sindaci di Fonni Stefano Coinu, di Tertenia Luciano Loddo e di Barisardo Paolo Fanni.