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L'unione sarda. C'è anche chi non si arrende

In piedi 12 realtà produttive, con quasi 700 occupati

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Sono 12 le realtà produttive che resistono all'impatto cruento della crisi, che gli ultimi anni colpisce il triangolo industriale tra Ottana, Bolotana e Noragugume. Realtà che attualmente garantiscono circa 700 posti di lavoro, nonostante le difficoltà legate alle infrastrutture, in particolare sulla parte nord del Tirso, quindi nell'area tra Bolotana e Noragugume, dove le imprese operanti non sono servite manco dall'Adsl, oltre avere le strade dissestate, l'illuminazione insufficiente e cumuli di rifiuti di attività dismesse negli anni passati. EX ENICHEM Nell'area di Ottana operano le aziende di Paolo Clivati, quale Ottana Energia (centrale termoelettrica), con poco più di 100 dipendenti, quindi Ottana Polimeri, (con i thailandesi di Indorama), per la produzione del Pet per le bottiglie di plastica, con 110 dipendenti. Entrambe hanno lavoratori che operano indirettamente, oltre alle aziende di trasporto delle materie prime e del prodotto finito. All'interno del perimetro ex Enichem operano anche la corsa Corstyrene (pannelli per isolamenti), con 30 dipendenti, il depuratore consortile e i vari servizi, gestiti dal Consorzio Industriale con 25 dipendenti, la mensa aziendale con una decina di dipendenti, la Simi (manutenzione), con 20 dipendenti, e altre piccole attività di trasporto e gestione impianti fotovoltaici, che insieme danno lavoro a una ventina di persone.
L'ALTRA AREA Nell'area tra Noragugume e Bolotana, invece, operano l'Antica Fornace (produzione guarnizioni in gomma), che occupa 120 persone; l'Eurozinc con 20 dipendenti, Sarda Rete Costruzioni (imbottigliamento del Gpl) con 20 dipendenti, le Grafiche Industriali, con una decina di dipendenti, l'Agroalimentare con 20 persone, la Colombo per rettifiche motori altri 20 lavoratori, la Ecocentro con 5 dipendenti e altre piccole attività che costituiscono l'ossatura de quello che era il Contratto d'Area, che comunque danno lavoro a diverse persone. All'appello mancano oltre 1500 lavoratori, in cassa integrazione e in mobilità in deroga e tanti licenziati, come la Legler, Montefibre, Cartonsarda, Plasteco, Ibs Design e tanti altri. ( f. o. )

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