Un passaggio del comunicato inviato due giorni fa dal Consorzio universitario nuorese, fa saltare sulla sedia il rettore dell'Università di Cagliari Giovanni Melis.
Nella nota il commissario Caterina Loi annunciava di aver avuto mandato dal presidente della Provincia Roberto Deriu e dal sindaco Alessandro Bianchi riunitisi in assemblea, di definire i contatti con la facoltà di Cagliari di Scienze politiche per la «fruibilità presso la sede di Nuoro del corso di laurea triennale di Scienze politiche e magistrale di Politiche, società e territorio». Ieri una precisazione dall'ateneo cagliaritano: «Non è previsto un ampliamento dell'offerta formativa con l'attivazione di nuovi corsi di laurea nella sede decentrata di Nuoro per l'anno accademico 2013/2014». Contattato telefonicamente Melis premette: «Per carità , lungi da me ogni volontà polemica, vorremmo solo che non si ingenerassero false aspettative negli studenti nuoresi». E aggiunge: «Prendiamo atto con soddisfazione della collaborazione con il dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni, ma di fatto c'è solo l'attivazione di un master di primo livello in Politiche per lo sviluppo locale, con sede a Nuoro, e l'idea di dare vita a una sinergia e uno scambio previa predisposizione di supporti didattici per facilitare la fruizione in loco».
Eventuali lezioni in videoconferenza dunque, nulla di più per ora è plausibile immaginare. Accordi che peraltro non sono ancora stati sottoscritti, la cui operatività in ogni caso è subordinata a risorse di cui al momento non disporrebbe il Consorzio. Così traspare dalle parole della stessa Caterina Loi, che, nell'ipotizzare «lezioni frontali oltre a quelle a distanza», lancia un appello alla Regione perché «non ci lasci soli e provveda a un'adeguata copertura finanziaria dei nostri progetti».
Il problema di fondo sembra però essere un altro: le linee ministeriali hanno posto dei paletti molto severi sull'apertura di corsi periferici e questo rende difficile, se non impossibile, che ciò possa avvenire a Nuoro. (fr.gu.)
