È arrivato in ospedale l'altro ieri, con una febbre altissima. I sintomi non hanno lasciato un ventaglio troppo ampio di ipotesi ai medici del “San Francesco”: infezione da puntura di zecca. Il paziente, residente a Nuoro, dopo i primi esami è stato ricoverato nel reparto Malattie infettive ma da ieri mattina, dopo un arresto cardiaco, è stato trasferito in Rianimazione.
I SOCCORSI Avrebbe contratto l'infezione almeno due settimane fa, ma i sintomi, molto simili a quelli di un'influenza, non avevano insospettito né lui né i familiari, considerato anche il maltempo e le basse temperature di questo volgere di primavera. Mal di testa, dolori muscolari, affaticamento e linfonodi ingrossati. Sembrava poco più che un raffreddore e invece due giorni fa l'uomo ha lasciato la sua abitazione alla periferia di Nuoro a bordo di un'ambulanza. Il forte dolore al petto e il battito cardiaco irregolare hanno allarmato subito i medici che, valutati anche gli altri sintomi, hanno subito provveduto a fare una diagnosi di sospetta puntura di zecca. Ieri mattina il paziente è stato sottoposto a una Tac, ma proprio durante l'esame si è verificato il blocco cardiaco. Dopo il primo intervento, l'immediato trasferimento in Rianimazione.
IL CALDO UMIDO Le piogge dell'ultimo periodo e l'improvviso rialzo delle temperature hanno creato l'ambiente ideale per la proliferazione delle zecche, parassiti che prediligono un habitat umido e caldo. Si aggrappano all'erba alta, stanno su cespugli, arbusti e tronchi d'albero e vengono trasmesse all'uomo anche dagli animali, non esclusi quelli domestici come cani e gatti. Il parassita, infatti, che si nutre di sangue, è il principale veicolo infettante del batterio borrelia che trasmette la malattia cosiddetta di Lyme.
I SINTOMI Non sempre il primo sintomo è l'eritema cutaneo, che può comparire in diverse parti del corpo anche dopo alcuni mesi dalla puntura della zecca. È il segno più evidente, quello che può far scattare immediatamente le cure. Gli altri sintomi della puntura di una zecca sono mal di testa, febbre, dolori muscolari e articolari, stanchezza cronica. Si può arrivare poi alle complicanze neurologiche e a gravi problemi cardiaci. Fondamentale è la prevenzione con le vaccinazioni, nonché le piccole attenzioni prima di uscire (portare un cappellino, non scoprire troppo il corpo) dopo che si è stati all'aria aperta, come lavarsi e controllare la pelle e disinfestare gli abiti indossati. Certo, sia in campagna che nei giardini, in questi giorni c'è l'ambiente ideale per questi parassiti.
