La soluzione definitiva sembra essere lontana ed è racchiusa nell'approvazione della legge di riforma dell'istruzione e della formazione professionale. Per adesso, agli 85 lavoratori delle agenzie della formazione, la Regione ha proposto l'attivazione di un rimedio tampone che consentirebbe il loro utilizzo da parte degli enti per un altro anno, fino a giugno 2014, con il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Il prossimo 30 giugno scadranno i termini della cassa integrazione per 75 di loro e della mobilità per altri 10.
Gli operatori chiedono quindi l'immediata applicazione dell'articolo 4 della legge 10, norma approvata dal Consiglio regionale, che permetterebbe loro di essere inseriti nella lista finanziata dalla Regione. Il timore è che questa legge possa però essere impugnata entro il 9 luglio prossimo. Intanto, l'assessore regionale del Lavoro Mariano Contu, il capo di gabinetto della presidenza della Regione Ada Lai, e il consulente del presidente, Franco Manca, hanno ricevuto ieri alcuni lavoratori. In mattinata circa 30 operatori hanno promosso un sit-in, prima di fronte a Villa Devoto e, successivamente, davanti al palazzo della Regione di viale Trento.
«L'assessore si è impegnato per attuare una soluzione tampone - spiega Dimitri Langiu, uno dei portavoce dei lavoratori - finché non sarà applicata la legge 10. Ci ha detto che in Giunta è stato trovato l'accordo, in modo che i nostri utilizzi negli enti proseguano fino al 30 giugno del 2014, alle stesse condizioni, con il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. Questa ipotesi ci può anche andare bene ma solo per un paio di mesi. L'assessore Contu ha assicurato che la proposta di riforma è stata depositata in ottava commissione. Il problema è che il testo unico - conclude Langiu - finora non è stato approvato perché non si è riusciti a trovare l'accordo». (e. b.)
