Sarà pubblicato lunedì l'avviso pubblico che consentirà ai 379 operatori di Csl, Cesil e Due Giare di essere assunti dall'Agenzia regionale del lavoro fino al prossimo 31 dicembre. Gli operatori, a casa da gennaio scorso, hanno trascorso sette mesi tra accampamenti in tenda e sit in di protesta. Il provvedimento è stato predisposto in base a quanto indicato dalla delibera della Giunta, basata sulla legge regionale 3. Si dovrà attendere ancora per lo step successivo, quello per l'applicazione della delibera sulla modifica alla legge 20, per la territorializzazione dell'Agenzia per il lavoro e la stabilizzazione degli operatori con un concorso.
I FONDI Intanto, la Regione sta perfezionando il passaggio dei fondi all'Agenzia per le assunzioni a tempo. «Stiamo procedendo al trasferimento di 5 milioni di euro. Per la riforma del sistema», spiega l'assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, «dovremo aspettare l'attuazione di quella nazionale sui servizi per il lavoro». Da lunedì i lavoratori potranno collegarsi all'indirizzo web https://servizilavoro.agenziasardegnalavoro.it per presentare la propria candidatura agli enti pubblici. «Il contratto», sottolinea il direttore dell'Agenzia regionale per il lavoro, Stefano Tunis «viene generato in automatico. La procedura sarà rapida».
I SINDACATI Immediate le reazioni dei rappresentanti sindacali. «Per persone che sono prive di stipendio da mesi, così come per gli utenti», spiega Giampaolo Spanu, segretario regionale Uil-Fpl, «questa fase transitoria ha un'importanza che avrebbe meritato altra efficienza da parte della Giunta e dell'Agenzia per il lavoro». L'avvio delle procedure per l'assunzione a termine rappresenta, per il segretario regionale della Cisl, Ignazio Ganga, la soluzione positiva di una lunga vertenza. «Il prossimo passo», dice, «deve essere un confronto che abbia come obiettivo la stabilizzazione, con procedure concorsuali, dei lavoratori». Il provvedimento appare ai segretari regionali Cgil Fp e Fp Cisl, Antonio Cois e Davide Paderi, come una soluzione temporanea. «Serve subito la ripresa del confronto con la Giunta», evidenziano i due esponenti sindacali, «in direzione della riforma e del riordino del settore». Stremati da mesi di proteste, i lavoratori nutrono qualche riserva sulla definizione della vertenza. «Abbiamo dubbi sulla rapidità della procedura», dicono i due operatori, Manuela Piras e Gigi Floris, «e siamo amareggiati per come è stata gestita la vertenza. Il contratto si ridurrà a 4 mesi». ( e. b. )
