NUORO Tares, si accendono i toni della querelle per il mancato passaggio in Consiglio e su un regolamento approvato con sola delibera di Giunta. Guerra aperta tra i banchi consiliari dopo che la maggioranza ieri fa mancare il numero legale alla commissione Bilancio convocata per discutere della questione. La diserzione fa uscire dai gangheri i consiglieri di opposizione che avevano sollecitato la riunione, Pierluigi Saiu (Pdl), Paolo Manca (Città in comune) e Marcello Seddone (Nuoro Futura Psd'az).
A invalidare la seduta è l'assenza di Fabrizio Satta, Pd, Cosimo Soddu, Idv, Ventura Meloni, Gruppo misto, e pure dell'assessore competente Tore Daga. Presenti, ma solo per circa un quarto d'ora, Graziano Pintori (Misto ex Sel), e Antonio Pirisi, Federazione della Sinistra. «Che dovevamo fare - dice quest'ultimo -? Abbiamo preso atto che mancavano l'assessore e la struttura e perciò non c'erano più le condizioni per continuare».
Indignati Saiu, Manca e Seddone denunciano: «C'è mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e della presidente Franca Carroni (Partito democratico) che si è invece comportata con grande responsabilità ». Per Saiu si sta giocando «a fare i bulli sulla pelle dei cittadini, chi scappa dal confronto, chi rinuncia a discutere, chi si nasconde, non è degno di governare. La legge dice che deve essere il Consiglio e non la Giunta a deliberare sulla Tares, sarebbe bastato riconoscere l'errore e porvi rimedio. Invece, per non cedere al braccio di ferro con l'opposizione preferiscono continuare a sbagliare».
Per Manca il comportamento «è la conferma di una maggioranza allergica al confronto democratico e al rispetto delle regole. È già successo in sede di elezione del presidente del Consiglio e anche con il Puc». Seddone stigmatizza la scelta di una «inutile prova di forza che lede gli interessi della città , la richiesta di convocazione era dettata da un'obiettiva necessità di approfondire, di condividere i criteri di un'imposta che il Comune dovrà applicare».
Francesca Gungui
